Caro Geo e l’impronta dello Stivale.

Associare, unire, non essere partigiani di un partito.

Associare, unire, non essere partigiani di un partito.

Dei delitti e delle pene.

Molto tempo è trascorso dalla tua felice intuizione: “Leggi questo libro”, fu la sostanza. Leggo ancora quel libro, lo leggo di quella lettura interiore che ne identifica tracce sedimentate. Ti ho già espresso il mio ringraziamento, sedimentato anche questo.
Non ho alcun motivo per obiettare alle tue recenti affermazioni, ti scrivo poiché mi preme trasferire le mie considerazioni, lo faccio in pubblico, come si addice a coloro che non nascondono nulla, non possono celare misteri, la Coscienza non prevede raggiri, mistificazioni e segreti e la legge mai potrà regolamentare il Sentimento, anche questo radicato nella Coscienza, ramificato nella mente, riscaldato dalla pressione arteriosa. Non è un film e nemmeno un romanzo, è quel neo-realismo il cui unico desiderio non era raccontare ma descrivere. Questo il motivo per cui mi ostino ad utilizzare termini come sentimento, coscienza, lealtà, passione. Sarei folle nel pretendere di raccontarti la favoletta populista, edulcorata descrizione del “buon selvaggio”, non ci crederesti, sarebbe quel messaggio transitorio degli speaker radiofonici, due secondi di sorriso nello stress del raccordo anulare ora di punta. Insignificante distrazione, sleale amplificazione del disagio. Trappole che ben conosci. Bracconaggio delle Coscienze. Se uccidere per l’avorio ha un tornaconto monetario altissimo, sopprimere le Coscienze umane garantisce il potere, l’usurpazione delle leggi abrogabili, il sopruso dell’illegittimo. Il gratta e vinci milionario. Fascisti e Fascismo esistono ancor prima di un partito che li rappresenti. Fascisti e Fascismo esistono tuttora, resistono alle epurazioni, alle bande bastarde partigiane, alla livida ottusa vendetta costituzionale, all’ostracismo culturale, al reiterato vilipendio. L’ultimo dei nostri Rappresentanti, ucciso senza processo, fu appeso a testa in giù nella satanica rappresentazione dell’anticristo o del santo che rinnegò ben tre volte ma misteriosamente fu eletto a padre della chiesa. Sono certo dei tuoi sentimenti religiosi, considera le mie come allegorie e personali opinioni, lontane dal volerti offendere, mi occorrono per mettere sui piatti della bilancia, legge, pena e perdono. Tre piatti poiché, ciò che non fu “datur” non rappresentava l’inaccettabile ed impossibile, bensì ciò che non è definibile ma al contempo inscindibile. La Coscienza, ciò che è al di sopra della legge. Esagero volentieri, due dimensioni ortogonali sulla terra, tre, forse quattro nello Spazio Cosmico. Sette decenni di purga culturale ci vedono qui oggi a parlare di Fascismo, di Rivoluzione, di Società Organica, di Patria. Principi che condividiamo. Principi che caratterizzano in ogni secondo il nostro agire, disegnano il nostro aspetto, ci rendono unici, diversi ma accomunati e, permettimi, residenti registrati in quel “tertium”, sintesi di Civiltà, sospensione perenne tra Cielo e Terra, disprezzo per la legge ed Amore per l’Ordine e l’Equità. Razza Umana, nella sua Speciale caratterizzazione di Razza Italica, nipoti di Roma, figli del Fascismo. Il Colosseo Quadrato della Civiltà. Testa rasata, Amore Maledetto per la Stirpe, Roma e la Patria.
Extra Legem Roberto, Patrizio e la boccia lucida, il “tertium” ed anche quel “quartum”, quel Noi che non parla bensì Comunica.
Nobis.

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