Nazionalismo

La gallina miracolata.

La cortigiana.

La cortigiana.

Il motore del duemila.

Allerta Camerati!
Circondati da una cultura predeterminata, originale nell’uso dello stereotipo, novità di un prodotto sempre vecchio. Il sacro paradigma dell’uniformità.
Il rumeno al bar, affabile ed integrato fino al prossimo “Italiani di merda!”, evasore morale e materiale, parassita sfruttatore, opportunista dell’integrazione, vassallo del potere ed immutabile servo pronto a salpare.

La grandezza degli eserciti, la democrazia dei mercenari, una mercenaria democrazia. Piangere le vittime dell’ennesimo massacro, prosecuzione di una strategia della tensione mutata in strategia dell’apprensione.

Lazzaro Fornoni - Schiavitù - 2014

Lazzaro Fornoni – Schiavitù – 2014

Guai a parlare di complotto! Complotto materia da complottismo, con necessario sorrisetto ironico ed inaspettata risposta politicamente corretta. La civiltà trasborda, il legalismo impera. La gallina miracolata non promette uova d’oro, pavoneggia la cellulite e protegge il suo pappone.

Non piango sulle candele dello stentato Hebdo, presuntuoso provocatore, martire del martirio da prima pagina, morte ed “outfit winter fall 2015”, vittima di se stesso, vittima della vanità.

Non piango sulle chimiche ed innaturali pulsioni del Pulse, vittime di se stessi, vittime della vanità.

Non ammiro il drone umano, drogato non di chimica ma di divine bugie, vittima di se stesso, vittima della vanità.

Dementi i morti, ottusi gli assassini. I malati terminali sacrificabili sull’altare del dio schiavitù, profitto e potere, le tavole della legge o meglio il listino prezzi. Mi viene in mente se non fosse più coerente il cornuto capro, piazzista del successo a costo fisso, una firma per un pagherò senza interessi, senza clausole nascoste. Un contratto chiaro, sottoscrivibile con certezza. Un miracolo oggigiorno!

Allerta Camerati!
Tra incudine e martello c’è una terza via.
Tra il demonio e la santità c’è la Coscienza Libera.

Allerta Camerati!
La Rivoluzione nasce non dalle sete di giustizia scritta, scrivibile e riscrivibile, ma dalle Coscienze Rivoluzionarie, tali solo perché completate nella Libertà, volontariamente purificate, estranee al palinsesto, presenti alla realtà.

Allerta Camerati!
Da fuori la visuale è migliore ed i contorni finalmente definiti, da fuori aria di Libertà, aria di Uomini Liberi!

Patrizio.

 

Il Masochismo della non violenza.

Nazione e Nazionalismo.

Nazione e Nazionalismo.

 

Della Razza e della Mazza.

Se si misurasse il livello della civiltà dal numero di inutili morti violente, procurate o auto procurate, nessun essere coscienzioso, dotato di elementare raziocino potrebbe affermare che viviamo in un Mondo civile, il Nostro Mondo è l’Italia, nessun Italiano dotato di un barlume di Coscienza ed un minimo di raziocinio, potrebbe affermare che viviamo in un’Italia Civile.
La lama a doppio taglio del globalismo mercantilista e capitalista confonde gli elementi, i confini di Stato, le differenze di razza, la molteplicità delle lingue, le peculiari differenze culturali. Il pentolone che ribolle di frattaglie e scarti con il suo inconfondibile odore di grasso. Il plutocrate rimesta, aggiunge avanzi e motiva gusti, retrogusti ed estetica del piatto, i colori senza luce di un’artefatto. Un presente di tinte fosche per un futuro di tinte tetre.
La “fortuna” vuole che gli indicatori della civiltà siano altri, l’informatica, i social, lo schermo ultra piatto e ricurvo e la mela bacata ostentata dal “buon senso” renziano. La “fortuna” vuole che l’indicatore di maggior peso, il moltiplicatore per eccellenza del delta civiltà, sia l’integrazione, l’accoglienza, l’ingrediente segreto che ha trasformato le “frittole” in kebab, reso le patatine fritte in busta un gourmet a prova di Carlo, che lascia il suo bagno, il suo living (credo sia il salotto) e la sua impareggiabile cucina per assaporarne il sapore, meravigliosamente sposato alle noci, i mirtilli, l’uva, il caprino e l’immancabile cumino. Quale migliore argomento per passare una magnifica serata tra amici, allietata da perifrasi in inglese di raffinata eloquenza cosmopolita.

Pare bello ma in realtà è kebab, uno sconosciuto insieme di non identificabili carni animali che, troppo somigliano alla pastura velenosa causa della mucca pazza.

Un Camerata, un uomo che non conosco di persona, ma del quale posso giurare la Leale Fede ed il sacrosanto motivato pragmatismo, mi suggerisce di non parlare di Genetica di Razza. Non lo ha fatto per insorgente buonismo, il tempo, la Storia e la sua storia personale lo hanno efficacemente vaccinato, la sua romantica tenacia immunizzato per sempre. Lo ha fatto perché teso allo scopo, Rivoluzionario Genetico, Visionario Universale, affetto da smisurata Passione verso il Giusto, in vigile attesa della Civiltà.

Non intendo cadere nella trappola della guerra santa, ne tanto meno cavalcare l’onda, ondina, dei surfisti della destra, la dolce Giorgia, il sanguigno Matteo, il templarismo diffuso delle frange religiose oltranziste, istanze di pregiudizievole ipocrisia, preferisco sempre attenermi alla Genetica di Razza che più che ignorante razzismo è Illuminato Universalismo. Fatti non fummo per viver come bestie, vero sia se declamato dall’osceno benigni che dal Repubblichino Albertazzi. La Virtù della Conoscenza si genera nel riconoscere le Differenze che, dal colore della pelle alla Lingua, dalla Religio alla visione Cosmica, testimoniano il lungo cammino della Razza Umana, unica nel suo Insieme di sotto Insiemi non omogenei ma complementari. Nessuna forzatura culturale e nessuna legge potranno mai essere superiori alla Testimonianza Universale di queste fondamentali differenze. Non siamo Uguali, il Mondo ha sapori, odori, colori, non è una patatina fritta al mirtillo, non è kebab.

Mario Sironi - L'italia tra le Arti e le Scienze - 1936

Mario Sironi – L’italia tra le Arti e le Scienze – 1936

La Razza Umana vive per essere differente, giammai uniforme. Nessuna legge ed imposizione culturale potrà mai essere superiore alla Natura, allietati dall’abito bianco e dalla cerimonia ma pur sempre FROCI, né carne, né pesce, il cerone della falsità si squaglia al calore del Sole e mostra un teschio sterile e mostruoso. La Rivoluzione non è sterile non si nasconde sotto un trucco, travolge buon senso, luoghi comuni e stereotipi, incendia, rende cenere qualsiasi trucco.

Non siamo uguali, siamo Razze differenti, abbiamo storie differenti ed il Destino ha segnato strade differenti per ognuna.

Potrà suonare paradossale ma agli Uomini fu data la Guerra per comunicare ed affermare le propria unica ed insostituibile peculiarità.

La Rivoluzione è la Summa della Guerra, non ha scopi compromissori, argento per potere, non ha fini nascosti, democrazia per petrolio, non ha orizzonti finiti, non procura fortuna ai pochi, trasforma l’incivile in Civile, realizza l’enigma delle differenze, la regolata e pacifica convivenza. Non un europa di nazioni e nemmeno di popoli, un Europa ed un Mondo di Cives.

Vive già da molti secoli chi può realizzare questa fondamentale Trasformazione, vive perché si tramanda nelle famiglie, vive perché si tramanda nella presenza di Leali, pragmatici e romantici Camerati, nelle Aquile sul Tricolore di decine di profili, nel ricordarsi reciprocamente di osare sempre, nei busti, nei porta chiavi, nelle spille di apologetico Nazionalismo, nel livore dei traditori, nel terrore degli inquisitori. Terrore per una società Organica non di favori ma di Valori.

La Genetica di Razza la possiede solo la Razza.

Nobis, Italiani sono solo coloro che sono nati tali.

Patrizio, Roberto con il concorso del Camerata Piero (@pierino5861)

 

Caro Geo e l’impronta dello Stivale.

Associare, unire, non essere partigiani di un partito.

Associare, unire, non essere partigiani di un partito.

Dei delitti e delle pene.

Molto tempo è trascorso dalla tua felice intuizione: “Leggi questo libro”, fu la sostanza. Leggo ancora quel libro, lo leggo di quella lettura interiore che ne identifica tracce sedimentate. Ti ho già espresso il mio ringraziamento, sedimentato anche questo.
Non ho alcun motivo per obiettare alle tue recenti affermazioni, ti scrivo poiché mi preme trasferire le mie considerazioni, lo faccio in pubblico, come si addice a coloro che non nascondono nulla, non possono celare misteri, la Coscienza non prevede raggiri, mistificazioni e segreti e la legge mai potrà regolamentare il Sentimento, anche questo radicato nella Coscienza, ramificato nella mente, riscaldato dalla pressione arteriosa. Non è un film e nemmeno un romanzo, è quel neo-realismo il cui unico desiderio non era raccontare ma descrivere. Questo il motivo per cui mi ostino ad utilizzare termini come sentimento, coscienza, lealtà, passione. Sarei folle nel pretendere di raccontarti la favoletta populista, edulcorata descrizione del “buon selvaggio”, non ci crederesti, sarebbe quel messaggio transitorio degli speaker radiofonici, due secondi di sorriso nello stress del raccordo anulare ora di punta. Insignificante distrazione, sleale amplificazione del disagio. Trappole che ben conosci. Bracconaggio delle Coscienze. Se uccidere per l’avorio ha un tornaconto monetario altissimo, sopprimere le Coscienze umane garantisce il potere, l’usurpazione delle leggi abrogabili, il sopruso dell’illegittimo. Il gratta e vinci milionario. Fascisti e Fascismo esistono ancor prima di un partito che li rappresenti. Fascisti e Fascismo esistono tuttora, resistono alle epurazioni, alle bande bastarde partigiane, alla livida ottusa vendetta costituzionale, all’ostracismo culturale, al reiterato vilipendio. L’ultimo dei nostri Rappresentanti, ucciso senza processo, fu appeso a testa in giù nella satanica rappresentazione dell’anticristo o del santo che rinnegò ben tre volte ma misteriosamente fu eletto a padre della chiesa. Sono certo dei tuoi sentimenti religiosi, considera le mie come allegorie e personali opinioni, lontane dal volerti offendere, mi occorrono per mettere sui piatti della bilancia, legge, pena e perdono. Tre piatti poiché, ciò che non fu “datur” non rappresentava l’inaccettabile ed impossibile, bensì ciò che non è definibile ma al contempo inscindibile. La Coscienza, ciò che è al di sopra della legge. Esagero volentieri, due dimensioni ortogonali sulla terra, tre, forse quattro nello Spazio Cosmico. Sette decenni di purga culturale ci vedono qui oggi a parlare di Fascismo, di Rivoluzione, di Società Organica, di Patria. Principi che condividiamo. Principi che caratterizzano in ogni secondo il nostro agire, disegnano il nostro aspetto, ci rendono unici, diversi ma accomunati e, permettimi, residenti registrati in quel “tertium”, sintesi di Civiltà, sospensione perenne tra Cielo e Terra, disprezzo per la legge ed Amore per l’Ordine e l’Equità. Razza Umana, nella sua Speciale caratterizzazione di Razza Italica, nipoti di Roma, figli del Fascismo. Il Colosseo Quadrato della Civiltà. Testa rasata, Amore Maledetto per la Stirpe, Roma e la Patria.
Extra Legem Roberto, Patrizio e la boccia lucida, il “tertium” ed anche quel “quartum”, quel Noi che non parla bensì Comunica.
Nobis.

Siamo solo noi, generazioni di scomposti.

 

Duilio Cambellotti - La redenzione dell'Agro Pontino. Littoria

Duilio Cambellotti – La redenzione dell’Agro Pontino. Littoria

La Redenzione dell’Agro Pontino

Leggo un articolo di Piero (@pierino5861) che ripubblico integralmente di seguito a questo mio breve commento introduttivo.

Mi viene in mente Littoria, ora Latina e mi viene in mente l’impeto popolare, il lavoro, il sudore ed il sacrificio di quanti parteciparono alla bonifica dell’Agro Pontino. Affidataria del progetto fu l‘Opera Nazionale per i Combattenti  e la sua realizzazione fu un segno tangibile di ringraziamento verso i reduci combattenti della Grande Guerra. Reduci volontari, i tantissimi volontari che partirono per il fronte, talmente tanti che in ogni famiglia Italiana, di ogni regione e città d’Italia c’è un bisnonno che vi partecipò o vi morì. Anche nella mia, il mio bisnonno Domenico, vi perse la vita, fu il gas degli austriaci. Nella sua ultima lettera, prima di arrivare al fronte, esprimeva con poche parole, semplici il proprio coraggio mosso dal sentimento verso la sua Patria, sua moglie e suo figlio neonato. Un piccolo mondo, una Nazione intera. Popolo chiama Popolo, le azioni, le parole di uno risvegliano la responsabilità di milioni di altri, in guerra così come in pace.

Patrizio Romano Roberto.

Il ruolo della politica e quello ambiguo del cittadino.

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Fascismo bla bla, vita bla bla.

La Bandiera Futurista

La Bandiera Futurista. Marciare non marcire.

Manca il coraggio o manca tutto?

Voglio considerare la mia posizione uguale ad altre mille, milioni di posizioni. Il Mondo è negli occhi di chi lo guarda. Io lo guardo e penso che ci sia molto da rifare, penso che altri milioni di occhi nel guardarlo traggano la mia stessa conclusione.

Ho delle prove al riguardo, prove schiaccianti non semplici personali deduzioni indiziarie. Nulla va bene e di sicuro nulla da l’impressione che qualcosa possa cambiare se non in peggio. Malessere diffuso, dichiarato, espresso, condiviso. Questa è una prova, inorridire collettivamente è una prova, indignarsi comunitariamente è una prova, esprimere il disagio che ne deriva è una prova, riuscire a descriverlo in 140 caratteri o in 10.000 è il modo, un modo che è comune, talmente diffuso da divenire la Voce del Dissenso, una prova schiacciante. Nel libero quotidiano collettivo anche io scrivo i miei pezzi, seguendo alla lettera la linea editoriale che nessuno ci ha imposto, è dettata dalle nostre singole Coscienze che cantando la stessa canzone diventano coro, si uniscono, diventano una unica Coscienza, la Coscienza Collettiva. La Voce del Dissenso è la Voce del Popolo. Posso considerare la mia posizione uguale ad altre mille, milioni di posizioni. Noi non stiamo bene, espresso in una terza persona plurale non da maestà ma da Collettività. Malpagati, sottopagati, eterni creditori e obbligati debitori. All’affannosa rincorsa di un benessere che ci sfugge pur spettandoci di diritto. Oppure frustrati nel non poterselo godere. (altro…)

Più di 50 sfumature di nero.

Palazzo della Civiltà Italiana - Roma

Palazzo della Civiltà Italiana – Roma

 

La tagliente ironia del Destino.

Francesco Storace, 25 gennaio 1959, acquario, laziale di Cassino, giornalista ed uomo politico, già deputato, senatore, Ministro, Presidente della regione Lazio, direttore del Giornale d’Italia.

Egregio Direttore,

nel voler distinguere tra caso e Destino occorre usare l’osservazione. Osservo che il rinvio delle sue battaglie legali sia stato fissato per il prossimo 1 giugno, vigilia di un giorno che da molto tempo si è trasformato da festa a ricorrenza funebre. Che si tratti di Destino e non di caso è lampante, lo è  per il soggetto festeggiato, la cara estinta Res Pubblica.

Lo Stato, ancor prima di ottenere personalità giuridica è l’unione dei cives, da questa e solo da questa deriva la Sovranità Popolare che esprimendosi nelle decisioni di leale Rappresentanza si ricongiunge al Cives-Res Pubblica attraverso leggi, atti, provvedimenti.

La differenza, a lei ben nota, tra politico e Rappresentante. (altro…)

Dieci punti in difesa di Francesco Storace.

 

Giacomo Balla Forme grido «Viva l’Italia», 1915 olio su tela.

Giacomo Balla – Forme grido “Viva l’Italia”, 1915 olio su tela.

I termini di una Rappresentanza indegna o Degna.

Francesco Storace

Francesco Storace

Difendo Francesco Storace, lo difendo perché riconosco in lui l’Azione a difesa del Popolo. Riconosco in lui la Fedeltà alla Patria. Riconosco in lui la capacità di voler scuotere le Coscienze anche se a scapito di se stesso. Io non appartengo al suo partito, sono un consapevole non votante in attesa. Non mi riconosco in nessuna definizione di destra. Sono Fascista e riconosco in Francesco Storace un Camerata ed un Fratello, dunque non uguali ma Simili.
Ho dieci punti per dimostrare non la sua non colpevolezza, ho dieci punti per dimostrare la colpevolezza ignobile di una legge soggetta ad interessi di parte, giustizia ingiusta, succube dei capricci della neo nobiltà arrivista dispensatrice di false promesse ed inganni. (altro…)

Ingranaggi, pulegge e lubrificante. – La Destra da rifondare

Fotografia di Guido Mocafico

Fotografia di Guido Mocafico

Quinta Essenza ed Alchimie.

Provengo da famiglia numerosa, quattro fratelli di cui uno addirittura prete, sono avvezzo alla diversità nonostante un comune gene. Padre falce e martello, Madre biancofiore, sono avvezzo all’evoluzione. Ebbene assumo come Valore l’Evoluzione, il Movimento e la Trasformazione. Assunto facilmente comprovabile attraverso la semplice osservazione della Natura, mondata dal suo inutile e fallace primo motore immobile. Di Evoluzione infatti si tratta, si tratta anche di Trasformazione e Movimento. Nelle parole che seguono, redatte da @pierino5861, al quale concedo spazio con la responsabilità ed il rispetto che si offre ad un Camerata e dal quale ricevo soddisfazione personale nella constatazione, rintracciata tra e nelle righe di ciò che scrive, che il desiderio di Unione esiste ed è concreto. Concreta e molto attuale è la riflessione sul termine destra, lo è pure per me che in quanto Italiano, Fascista, Pagano prediligo vie non compromesse dunque al di fuori della logica falsamente rappresentativa, di un sistema costruito sulla supremazia di interessi di parte.
Il Primato della Politica risiede nell’Identità Unica di una Razza raccontata dalla sua Storia.
Il Primato della Politica si esprime attraverso il rifiuto di qualsiasi compromesso e nella continua ricerca della pura Rappresentanza Totalitaria. In una parola la Sovranità della Comunità Nazionale.

Destra, Nuova Destra o Nuovo Sistema?
Nobis Camerati, non è per il colore ma per il Tricolore e per il Mondo Intero.
Patrizio Romano, gemello identico virtuale di Roberto Laficara.

un calabrone

Durante il corso della Prima Repubblica, gli accordi di potere erano soliti farsi nelle remote stanze dei palazzi romani e solo dopo che l’inciucio era fatto, si sviluppava il dibattito in Aula – un dibattito solo pro forma – che dava origine agli ovvii risultati.

Si era di fronte ad una classe politica già allora definita arrogante, arroccata nei palazzi che di quel potere erano il simbolo.

Sono passati decenni; si sono susseguite coalizioni di ogni colore, Repubbliche, ma i mali di cui erano pregne le mura di quei palazzi, sono rimasti talmente radicati in esse tanto da penetrare, come un virus, nelle menti dei nuovi inquilini e contagiarli a tal punto che, ancora oggi, assistiamo impotenti ai loro miseri accordi, inciuci, e sempre con la solita arroganza.

Verrebbe da dire che nulla è cambiato ed invece almeno in una cosa la politica è cambiata.

All’inciucio sotterraneo, si è sostituito…

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Alla ricerca dell’Identità dimenticata.

Dov’è la Destra oppure dove siamo noi.

Il Popolo d'Italia - Giugno 1940

Il Popolo d’Italia – Giugno 1940

Nulla ci potrà mai essere insegnato da alcuno e non credo nelle parentele di alcun ordine e grado, ma conosco l’Uomo ed autore, caldeggio il suo progetto e giuro sulla sua, se pur scettica, volontà di Unione. Sono inoltre certo che la Francia dal sapore di Le Pen abbia indicato quanto sia importante un puro, semplice e naturale Nazionalismo, incipit ad una Nuova, Reale e Leale rappresentanza del Popolo, lontana, lontanissima dagli opportunismi elettorali alla salvini, troppo simili all’eterno scissionismo comunista, troppo vicini al servilismo al potere finanziario, la Plutocrazia.

Se siamo Fascisti siamo Italiani dunque Fratelli Diversi.

Il Fronte Nazionale (Italiano) nelle parole del suo (mio) Presidente.

Trionfo dei nostri cugini francesi del FRONTE NAZIONALE

“Hanno vinto le idee, ha vinto la Francia che si oppone alla dittatura del multiculturalismo della sinistra e della destra portatori di una cultura liberista che affama i popoli e distrugge le Nazioni”, così dichiara il Presidente del Fronte Nazionale italiano , Adriano Tilgher, a qualche ora dal trionfo del Front Nazional di Marine Le Pen, che supera il partito del presidente Hollande, e poi aggiunge “ Il successo dei cugini d’oltralpe  è un segnale preciso per tutti i popoli europei. E’ la conferma  che il Fronte Nazionale, anche in Italia, è l’unica via per estromettere  dalla scena  politica tutti coloro, di destra e di sinistra, che hanno ridotto l’Italia in queste condizioni. Il vento del rinnovamento è alle porte, sta a noi Italiani cogliere il momento e, con il Fronte Nazionale,  salvare l’Italia e contribuire alla creazione dell’Europa: una vera Europa fatta di popoli, di cultura, di storia”

Adriano Tilgher – Fronte Nazionale (Italiano)

Nobis Camerati, non è per il colore ma per il Tricolore e per il Mondo Intero.

Patrizio Romano, gemello identico virtuale di Roberto Laficara. (altro…)

Dove è la Destra?

Giorgio Almirante M.S.I.

Giorgio Almirante M.S.I.

Il volo del Calabrone parte seconda.

In Parlamento solo servilismo borghese e vile compromesso. Quello che è stato disegna i contorni di ciò che potrà essere e per me, fatalista meridionale, quello che il Destino già reclama.

Ancora da @pierino5861

Nobis Camerati, non è per il colore ma per il Tricolore e per il Mondo Intero.

Patrizio Romano, gemello identico virtuale di Roberto Laficara.

un calabrone

– Pubblico sul blog un vecchio articolo già pubblicato su http://www.ideaeazione.it nel 2014 per l’attualità che ancora oggi riesce ad esprimere. –

Quando nel maggio del 1988 morì Giorgio Almirante, non sapevamo quali potessero essere le conseguenze ne’ a breve termine tantomeno a lungo termine.
Il Presidente aveva lasciato un MSI ormai sdoganato alla politica italiana, una classe politica giovane, una capillare rete di sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale.
Nelle mani del suo successore, c’era un MSI vivo ed attivo, un movimento in piena salute, ricco di storia che era entrato nella storia della politica italiana per la caparbietà del vecchio capo.
Tutti noi in quel 22 maggio, salutammo per l’ultima volta quel leader, quel capo che aveva sempre fatto gli interessi del movimento mai profittando della sua personale posizione di Segretario, per propri interessi personali.
Con lui, quel lontano giorno morì un uomo onesto ma, con il passare del tempo, morì anche…

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