Del voto e del votivo.
Camerati,
abbiate pazienza per lo spregiudicato spam. La mia intenzione non è obbligarvi a venire qui, anche perché questo non è il mio luogo di svago, la mia personale alcova di grafomania. Movimento Nazionale nasce da un comune impulso, il desiderio di tanti racchiuso nella frase riportata in testata: “Bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di raggiungerle”. Aggiungo io l’implicito, soprattutto perché le mete riguardano la Comunità Nazionale, il Popolo, l’Italia, nel suo termine corretto di Patria.
Mi permetto di ricordare che ci alzammo per andare in Guerra, sinonimo per eccellenza di Morte, un avvenimento che comunque ci appartiene, una scelta drastica, coraggiosa, risolutiva alla quale anche Noi, quelli di oggi, abbiamo acclamato. Essere stati o non essere stati sotto quel balcone non fa alcuna differenza. La lungimiranza di quella scelta si riscontra palesemente oggi, non sconfitti bensì traditi ed oppressi dalle angherie del consiglio di amministrazione della democrazia S.p.A.
Veniamo al punto, alla causa causans, la Frustrazione dell’ennesimo Tradimento.
Bruciamo dello stesso Fuoco, dunque nessuno si senta offeso, chi scrive non ne ha alcuna intenzione e non per sterile perbenismo ma per sentito Cameratismo, amore intenso per la diversità di opinioni, quel fecondo Pluralismo intellettuale tipico di una Società Orizzontale, una Società Organica. Il Nostro ed il mio credo è questo, è racchiuso nel termine Organico, esplicato dallo sguardo dritto, fermo sulla linea dell’orizzonte, non sognante verso l’alto ne supino verso il basso. Lo sguardo degli Uomini, equilibrio perfetto di Terra e Cielo, Materia e Spirito. Perdere per un punto, per cento, mille o diecimila è comunque perdere. Consolarsi con il “ci abbiamo provato” è onanismo ideologico.
Non è questa la Nostra partita, non sono queste le Nostre regole, non è questo il Nostro campo. La Nostra Legge non è un capestro percentuale, la Nostra legge è Condiviso Totalitarismo. Fu così. Fu così quando salutavamo sotto quel balcone, non un Uomo ma l’Italia. Il mutare dei tempi concede il “lascivo” mutare della morale solo a chi non ha Morale! Lo scorrere del tempo può modificare l’aspetto esteriore di un’essenza immutabile, lo scorrere del tempo migliora non modifica radicalmente, lo scorrere del tempo insegna non stravolge. Accettare il compromesso del cambiamento dall’interno coincide con il non voler cambiare ed i proletari in cachemire, i liberisti con la bandiera rossa ne sono la riprova empirica.
Chi scrive ha digitalmente tirato la carretta di Alfredo Iorio, candidato Sindaco al Comune di Roma, quando vivevo in Umbria tirai quella di Piergiorgio Bonomi, candidato sindaco al Comune di Terni di Casa Pound Italia – 25 maggio 2014. Punito dal compromesso, deluso la prima volta, a Terni feci campagna reale e non digitale, rassegnato la seconda. Oggi 6 giugno, il giorno dopo, rifletto, mi ricordo anche di ciò che ho già detto e mi convinco ancora di più che il Nostro credo sia Rivoluzionario, che questo sistema non sia il nostro sistema, che questo sistema sia il nostro nemico, che non abbiamo conquistato consensi ma piuttosto perso l’occasione per risvegliare la Coscienza di quei milioni e milioni che non vanno a votare, coraggiosi rivoluzionari silenziosi, obbiettori della demo numericrazia. Il Cameratismo non si misura sulla simpatia, la Rivoluzione non si realizza nella speranza che accada.
Noi siamo il Popolo, la nostra forza non risiede solo nel numero ma primariamente nella condivisione di uno scopo, l’identificazione di quella comune meta da raggiungere. Totalitarismo e non partitismo, la differenza non è nei particolari bensì nella sostanza.
L’abbietto sistema coercitivo demo-numerico ci trasferisce per contrario ciò che è Giusto ovvero ciò che è Giusto fare. Coalizzarsi, unirsi, rifiutare l’ignoranza del ruspismo e l’ipocrisia del buonismo pan europeista in chiave nera. Più che dichiarasi neo fascisti, ricordarsi di essere Italiani pertanto Fascisti. Come dire riconoscersi.
Il mostro plutocratico che si manifesta nel nostro governo e nei governi di tutta Europa, è il carnefice dell’Umanità. Condanna a morte senza colpa, senza processo consegna al boia innocenti in nome di un diritto di casta, diritto che deriva dall’assunzione materialista e liberista dell’onnipotenza del dio mercato e della santità dei plurimilionari. Non esistono possibili tavoli di trattativa.
Nobis Camerati.
Patrizio Romano. (Roberto Laficara)