Forza Nuova

La polpetta avvelenata.

La Processione dei Battenti.

La Processione dei Battenti.

 

Del voto e del votivo.

Camerati,

abbiate pazienza per lo spregiudicato spam. La mia intenzione non è obbligarvi a venire qui, anche perché questo non è il mio luogo di svago, la mia personale alcova di grafomania. Movimento Nazionale nasce da un comune impulso, il desiderio di tanti racchiuso nella frase riportata in testata: “Bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di raggiungerle”. Aggiungo io l’implicito, soprattutto perché le mete riguardano la Comunità Nazionale, il Popolo, l’Italia, nel suo termine corretto di Patria.
Mi permetto di ricordare che ci alzammo per andare in Guerra, sinonimo per eccellenza di Morte, un avvenimento che comunque ci appartiene, una scelta drastica, coraggiosa, risolutiva alla quale anche Noi, quelli di oggi, abbiamo acclamato. Essere stati o non essere stati sotto quel balcone non fa alcuna differenza. La lungimiranza di quella scelta si riscontra palesemente oggi, non sconfitti bensì traditi ed oppressi dalle angherie del consiglio di amministrazione della democrazia S.p.A.

Veniamo al punto, alla causa causans, la Frustrazione dell’ennesimo Tradimento.

Bruciamo dello stesso Fuoco, dunque nessuno si senta offeso, chi scrive non ne ha alcuna intenzione e non per sterile perbenismo ma per sentito Cameratismo, amore intenso per la diversità di opinioni, quel fecondo Pluralismo intellettuale tipico di una Società Orizzontale, una Società Organica. Il Nostro ed il mio credo è questo, è racchiuso nel termine Organico, esplicato dallo sguardo dritto, fermo sulla linea dell’orizzonte, non sognante verso l’alto ne supino verso il basso. Lo sguardo degli Uomini, equilibrio perfetto di Terra e Cielo, Materia e Spirito. Perdere per un punto, per cento, mille o diecimila è comunque perdere. Consolarsi con il “ci abbiamo provato” è onanismo ideologico.

 

Roma - Piazza Venezia - Il balcone di Palazzo Barbo o Palazzo Venezia

Roma – Piazza Venezia – Il balcone di Palazzo Barbo o Palazzo Venezia

Non è questa la Nostra partita, non sono queste le Nostre regole, non è questo il Nostro campo. La Nostra Legge non è un capestro percentuale, la Nostra legge è Condiviso Totalitarismo. Fu così. Fu così quando salutavamo sotto quel balcone, non un Uomo ma l’Italia. Il mutare dei tempi concede il “lascivo” mutare della morale solo a chi non ha Morale! Lo scorrere del tempo può modificare l’aspetto esteriore di un’essenza immutabile, lo scorrere del tempo migliora non modifica radicalmente, lo scorrere del tempo insegna non stravolge. Accettare il compromesso del cambiamento dall’interno coincide con il non voler cambiare ed i proletari in cachemire, i liberisti con la bandiera rossa ne sono la riprova empirica.

Chi scrive ha digitalmente tirato la carretta di Alfredo Iorio, candidato Sindaco al Comune di Roma, quando vivevo in Umbria tirai quella di Piergiorgio Bonomi, candidato sindaco al Comune di Terni di Casa Pound Italia – 25 maggio 2014. Punito dal compromesso, deluso la prima volta, a Terni feci campagna reale e non digitale, rassegnato la seconda. Oggi 6 giugno, il giorno dopo, rifletto, mi ricordo anche di ciò che ho già detto e mi convinco ancora di più che il Nostro credo sia Rivoluzionario, che questo sistema non sia il nostro sistema, che questo sistema sia il nostro nemico, che non abbiamo conquistato consensi ma piuttosto perso l’occasione per risvegliare la Coscienza di quei milioni e milioni che non vanno a votare, coraggiosi rivoluzionari silenziosi, obbiettori della demo numericrazia. Il Cameratismo non si misura sulla simpatia, la Rivoluzione non si realizza nella speranza che accada.

Noi siamo il Popolo, la nostra forza non risiede solo nel numero ma primariamente nella condivisione di uno scopo, l’identificazione di quella comune meta da raggiungere. Totalitarismo e non partitismo, la differenza non è nei particolari bensì nella sostanza.

L’abbietto sistema coercitivo demo-numerico ci trasferisce per contrario ciò che è Giusto ovvero ciò che è Giusto fare. Coalizzarsi, unirsi, rifiutare l’ignoranza del ruspismo e l’ipocrisia del buonismo pan europeista in chiave nera. Più che dichiarasi neo fascisti, ricordarsi di essere Italiani pertanto Fascisti. Come dire riconoscersi.

Il mostro plutocratico che si manifesta nel nostro governo e nei governi di tutta Europa, è il carnefice dell’Umanità. Condanna a morte senza colpa, senza processo consegna al boia innocenti in nome di un diritto di casta, diritto che deriva dall’assunzione materialista e liberista dell’onnipotenza del dio mercato e della santità dei plurimilionari. Non esistono possibili tavoli di trattativa.

Nobis Camerati.

Patrizio Romano. (Roberto Laficara)

Stato di fatto e Stato disfatto.

Metropolis - Fritz Lang - 1927

Metropolis – Fritz Lang – 1927

 

La crisi. Crisi Morale.

Molto spesso ho espresso il termine: Società Organica. Molto spesso anche: conflitto.

Nella coercizione mediatica sullo stato di crisi, nelle parole di indegni rappresentanti, nel belare dell’ottuso gregge, il termine crisi ha ormai un utilizzo quotidiano, superiore anche a Papà o Mamma. In effetti nel pieno delle pulsioni di opinabili teorie sul genere, dei matrimoni tra omosessuali, delle adozioni per le nuove famiglie di genitore uno e genitore due, non poteva essere altrimenti. Se a questo ci aggiungiamo la moria delle centinaia di imprese che quotidianamente spirano sopraffatte dal cancro della politica economica Plutocratica oligopolista, felicemente e “responsabilmente” avallata dai governi non solo di quasi tutta Europa (entità geografica continentale di antica storia), ma dell’intero mondo che, con ostinata presunzione, viene ancora definito civile, il termine crisi è a tutti gli effetti il tormentone vincitore dal 2007 ad oggi, vale la pena ricordare, 2016. La vacuità delle tre sorelle spagnole del 2001 con il loro satanico ritornello e le vane speranze odierne del sottovuoto spinto di Jax, non potranno mai eguagliare il successo mondiale del ritornello crisi. Una esaltante e schiacciante affermazione.

In effetti si tratta di crisi, una lunga crisi ed è giusto venga ogni giorno, ogni istante ricordata. E’ uno stato di fatto riconoscibile da chiunque, siamo in crisi, c’è la crisi, è la crisi.
Per quanto pesi il macigno schiacciante che sia così, credo ci siano spazi infinitamente aperti e liberi nella definizione della natura intrinseca del termine.
La mia personale spiegazione, riconoscendo di fatto uno stato di crisi, risiede nell’identificarla inequivocabilmente quale conclamata e terminale Crisi Morale. Mi guardo bene da una definizione in senso lato, è uno Stato di Crisi Morale Strutturale. La mia convinzione ferrea nasce da semplici deduzioni logiche derivanti dal riconoscere fatti ed atti che sono inequivocabilmente immorali.

La Verità giace sempre nuda e senza vergogna sotto gli occhi di tutti.

Immorale è l’amministrare una Nazione intera, dunque un Popolo, una Comunità Nazionale, milioni e milioni di Donne ed Uomini, costringendola alla perdita della Sovranità Monetaria ad indiscutibile vantaggio di un Ente Privato.
Immorale è difendere questo delitto come necessario al Benessere Comune.

La risultante reale a mio avviso si chiama volontà di pauperizzazione di massa. Lo so io, lo sa il mio portafoglio, me lo ricorda lo scontrino della spesa, i pochi litri di benzina che l’incolpevole sabino Stefano può erogare nel profondo baratro del serbatoio della mia piccola macchina.

Le Catene

Le Catene

Il Sistema è Immorale, i protagonisti del Sistema sono Immorali, dalle alte e segrete sfere fino alle mezze figure, i Kapò di baracca i cui nomi conosciamo e ripetiamo mille e mille volte, matteo, maria elena, laura, piersanti(!), george primo, primo re di sangue bastardo, francesco, ciaone, beppe il rauco grillo e le centinaia e centinaia di altri, ministri, presidenti, segretari, funzionari, generali, boss, giornalisti, scrittori e vicini di casa. Il quotidiano conflitto di classe tanto amato da chi oggi da rivoluzionario si è trasformato in progressista fino a concludere il decennale purgatorio di crisalide e nascere alla sua definitiva vita di ripugnante verme. Scende la pioggia ma che fa, dice il re dei social, il lattaio promosso da icona a guru ma del resto che sia tutto immorale lo aveva già certificato il guru canceroso d’oltre oceano, oggi il visionario santo della società dei corrotti, taggati e presto schedati come immorali pecoroni, non ucciso dal cancro, lui stesso cancro, dunque felicemente ricongiunto al padre.

E’ la crisi, siamo in crisi, crisi Morale altrimenti sarebbe differente, non si accetterebbe il compromesso vessatorio della valutazione universale in termini di denaro. Ricordo quel francese che, banalizzando la guerra, la ridusse alla cieca violenza dell’interesse pecuniario che è tuttora. Il furto di risorse, la coercizione sanguinaria per la conquista di un nuovo mercato, la guerra del denaro per il denaro. Siamo in crisi, crisi Morale. L’Uomo per sua Natura sospeso tra divino e terreno, elemento unificatore dello Spirito e dell’Istinto, incatenato al palo, in attesa della sua volontaria condanna all’auto estinzione.

Abelardo y Eloísa

Abelardo y Eloísa

In un tragico sincronismo culturale si inneggia al credo dell’estinzione, un mondo arcobaleno, tragico carnevale di mostri mascherati da mostri. Si prosegue nella deriva dell’inerzia immorale della rappresentanza senza procura, della tutela a scapito del tutelato, l’enunciazione di una legalità ossimoro di se stessa. Si persevera nell’imbellettare al formaldeide cadaveri ormai sterili e rifiutati anche dai vermi. Crisi Morale, il tutto lecito per lo scopo, santificare quel vitello d’oro, orrore per il padre dei cieli e che oggi, nella sua forma umana di vicario, bianco nel vestito, si affaccia ed impartisce la sua benedizione, viatico per l’inferno di oggi e quello di domani, un eterno domani. Crisi Morale, un sistema immorale con il quale non esistono patti o compromessi, se lo accetti sei come il sistema.

La Società Organica è tale perché Morale, ribadisco ormai per la terza volta in pochi giorni. Morale è la Rappresentanza Sacerdozio di Popolo, Morale è la Politica primato del Servizio alla Comunità Nazionale, Morale è disegnare una Società differente, Umana, Civile. Morale è la Rivoluzione. Morale è la Lotta per un Ordine Nuovo, egualitario non classista. Morale è Credere che Esista una Terza Posizione, lottare per essa non è sacrificio ma liberazione. Morale è usare la Forza per spezzare le catene. Solo chi è Fascista e Camerata può comprendere questa lingua indiscutibilmente Italiana.

 

Nobis.

Roberto Patrizio Romano Laficara, costantemente senza N.H.

Il Coltello tra i Denti.

Arditi d'Italia.

Arditi d’Italia.

La Politica degli stenti, 6×100 = sei spacciato.


Camerati,

il precipitare degli eventi favorisce il moltiplicarsi di nuove ed allegoriche soluzioni. Oggi sul proscenio del teatro della politica, mediocri attori in lotta tra loro per lo scettro del migliore offuscano il Valore del Talento. In platea solo claque non paganti, giornalisti riverenti, ed ospiti d’onore in parrucca. Il copione un format standardizzato. Fuori dalla porta, volontariamente sosta il Popolo.

Mille volte un ritornello stonato e cacofonico ci ha ripetuto e ci ripete che l’Italiano, quello medio, è svogliato, è pagnottista, al partito preferisce sempre la partita, alla cabina elettorale quella dei lidi al mare. Non partecipa, vile diserta la battaglia, si imbosca protetto dai favori, si ritira foraggiato dall’assistenzialismo, è un falso invalido, è un impiegato assenteista, è un evasore conclamato e convinto. Si adatta come un camaleonte all’ambiente circostante.

CasaPound Italia.

CasaPound Italia.

Oggi l’anteprima della nuova imminente, inutile tornata elettorale ci dice che a Bergamo, la regina delle valli, il ballottaggio per l’elezione del sindaco è conteso dai nazareni del centro sinistra e quelli del centro destra, i numeri svelano un meschino 22% contro un insipido 18%, il sogno del bipolarismo in alternanza, la Nazione Moderna tosata nel suo fitto sottobosco di partiti e candidati, mondata dal voto di scambio, liberata dalle alleanze trasversali, eccetto Verdini. Oggi il diserbante utilizzato continua a svelare un terreno arido, deserto, precluso a qualsiasi nuovo seme, dominato da transgeniche varietà invadenti e sterili. Sterile è il successo di CasaPound, gioiscono i Camerati del loro 6,7%, esultano per i loro tre consiglieri, acclama la base alla vittoria ma il seme gettato presto morirà, non ha spazio, non ha luce, non ha calore ed al posto del nutrimento un veleno inesorabilmente mortale. Il tabù dell’esser Neo, più che nuovo canceroso.

Camerati,
mai tra di noi una sola parola è stata scritta o una frase detta in favore di un sistema che fosse Plutocratico, mai una lode ad un democrazia aritmetica, mai nessuno ha creduto a null’altro che non fosse la Sovranità Popolare, l’imperio della Comunità Nazionale sulla Res Pubblica, la Nazione, la Patria. Mai nessuno di noi ha avuto in mente il riformismo, il Nostro credo è la Rivoluzione, la Nostra Volontà è la Creazione di una Nuova Civiltà, Civiltà di Uomini Nuovi. La Nostra Lotta è per la Società Organica, il Corporativismo, una Nazione non di uguali ma di simili, uno Stato rappresentativo rappresentato. La Politica non è compromesso, la rappresentanza non è carriera ma sostituibile sacerdozio di Popolo, il rappresentare non è privilegio ma Servizio, la Nazione non è un paese ma la Patria. L’Europa non è delle banche ma di quella Nazione che la saprà guidare alla Civiltà, con una sola tempesta di fiamme distruttrici, di cenere concimante e di temporali nutrienti.
Temo chi ritiene possibile il cambiamento dall’interno, la Rivoluzione non modifica, non trasforma, crea ex novo.
Temo chi parla di unione dei Popoli, razze e storie differenti devono prima rivendicare se stesse e cercare il primato, rivendicandolo a qualsiasi costo, dopo e solo dopo aprirsi alla conoscenza altrui.
Riferiamoci alla storia d’Europa, una rincorsa ad essere il migliore ad essere il primo, a dichiarare a tutti di essere il vero discendente. Il prezzo è stato il sangue che non è ancora sufficiente ne mai lo sarà, la Discendenza è solo la Nostra, solo Noi siamo i Figli di Roma, solo Noi i legittimi eredi. Solo a Noi può spettare la guida. Un Europa non di nazioni o popoli ma un’Europa dei Cives.
Temo chi scende in piazza e poi si prostra alla necessità di globalismo. Dire europa dei popoli uniti è girare la stessa frittata fatta con le stesse marce uova, quelle vendute dalla plutocrazia capitalista, per esempio la monsanto. Dire Europa di Nazioni è accettare una selezione naturale che dalla Guerra ci ha traghettati alla Pace, alla crescita civile, alla discussione, all’affermazione dell’identità, fino ad una nuova Guerra, una nuova Pace una Nuova Civiltà.
Fuori dalla porta volontariamente sosta il Popolo. O Avanguardisti con il coltello tra i denti o comunque pecore.

Ben lontano dal voler istigare un giudizio di valore, io, noi, siamo meglio di lui, loro, ben lontano dal credermi il depositario di una Mistica Dottrina, lontanissimo da estemporanee esternazioni di ridondante io, quantunque sia un Ariete di prima decade, incline per Natura ad esser sempre convinto del mio giusto ed assoluto parere, ma fortemente convinto che la Società Organica, per sua Natura, non sia un supino agglomerato di supini individui, ma un variegato insieme di forti personalità distinte e distinguibili, mi associo alla felicità di CasaPound Italia che oggi registra un inequivocabile successo nel gradimento, mi associo alla tensione di

Forza Nuova.

Forza Nuova.

Forza Nuova, sempre alla ricerca della definizione di un Futuro che non sia conforme, mi associo al sincero desiderio di tutti i Camerati che, chi in un modo, chi in altro, sperimentano ed inventano percorsi alternativi a questo sistema vessatorio ed iniquo che ci vuole schiavi sottomessi e ribadisco ancora più forte il concetto di Rivoluzione, unico e solo concetto valido per la definizione di uno spazio comune, variegato ma concorde sul fine ultimo, la Corsa alla Civiltà, corsa di singoli atleti allenanti diversamente ma con un Unico Obiettivo, il traguardo Finale, il filo di cotone che ci separa dalla Vittoria.
Movimento Nazionale, queste pagine ed il reale che sta costruendo, nascono con un solo ed unico intento, quello dell’Unione, costruttiva perché diversa, vivifica perché Rivoluzionaria.

Nobis Camerati, una stretta del legionario, un abbraccio ed un saluto distintamente Romano, magari sottometterci al Destino ci renderà soddisfatti, liberi e felici.

Patrizio e Roberto

 

Forza Nuova Nazione.

Roberto Fiore - Forza Nuova

Roberto Fiore – Roma 15 Aprile 1959

Militanza.
Ab uno disce omnis

Contro tutti i partiti, contro tutti i corrotti. Muoiano le ideologie, la Rivoluzione è oltre! [omissis] … opporre il Paese reale al Paese legale, smascherare l’inganno ideologico e la commedia partitocratica.

Ho letto queste parole e tutte le altre nel prezioso libro: Noi Terza Posizione, di Gabriele Adinolfi e Roberto Fiore, edito da Edizioni Settimo Sigillo (questo il link), mi fu entusiasticamente consigliato da Geo (@GbWids68) che aveva perfettamente ragione. Nel testo ho trovato mille e più ragioni per considerare tutti i Camerati e me stesso, quali Uomini Fortunati. Il Benevolo Fato che ci rende Diversi, Altro, Particolari, Unici. Le nostre ragioni Comuni, sono prima Intime e Personali e poi Condivise, nelle loro più varie sfumature. Una Militanza a Mosaico con varie tessere e diverse figure, il cui ammirabile risultato appare solo nella sua Complessa Completezza.

Riporto di seguito il comunicato stampa di Forza Nuova diramato da Roberto Fiore, a seguito dell’ingiustificabile aggressione mafiosa, perpetrata dai componenti di casa madiba di Rimini, a scapito di una Civile  e Sociale colletta alimentare organizzata da Forza Nuova. Un fatto di cronaca, un ritornello sempre uguale, la violenza ottusa di chi sostiene e difende una società conflittuale, il primato della classe sociale tomba dello Stato di Diritto e trionfo del capitalismo. La Rivoluzione è ben altro. La Società Organica è ben altro. Prima del comunicato un passo dal libro Noi terza Posizione, attuale nel dare prova certa della viltà infinita dei traditori.

“Gli scontri [contro le zecche ndr] avvengono sovente in un clima sui generis, che ha del formidabile. Infatti, la lettura di un classico della storiografia ellenica che descrive minuziosamente il vittorioso contrattacco operato da un pugno di Spartiati contro un’orda di Persi nella battaglia di Micale, ha suggerito di apprendere a condurre la battaglia come loro: tacendo, senza l’ausilio di slogan rumorosi.
Il silenzio esprime a tal punto determinazione da creare scompiglio in avversari anche agguerriti, abituati però a giungere allo scontro eccitati e scalmanati. Costoro, imbattendosi in una calma inattesa quanto assoluta, quasi mai reggono alla prova dei nervi.
I conflitti avvengono quasi sempre in notevole inferiorità numerica; il rapporto uno a dieci è addirittura familiare; diversi militanti vengono feriti ma si prevale sempre e comunque. Oramai, parafrasando un nobile canto degli anni venti si potrà dire: Strade libere: Terza Posizione è in marcia.”

Il comunicato stampa:

Roma 28 mar –
Forza Nuova in piazza già da sabato 2 aprile
L’aggressione ai giovani forzanovisti riminesi, mentre erano intenti a raccogliere generi alimentari per le vittime della crisi, da parte di trenta vigliacchi facinorosi armati di spranghe è un fatto grave che cambierà il futuro della città”, ha dichiarato Roberto Fiore leader di Forza Nuova
“Il tutto è avvenuto in un periodo di relativa calma durante un’attività oggettivamente meritevole e dopo che Forza Nuova si era distinta per azioni di forte valenza sociale, ma forse è proprio questo il punto: nella Romagna rossa dà fastidio che si prendano spazi storicamente di sinistra.
Il fatto, poi, che i giornali parlino di rissa – prosegue Fiore – i comunisti di nazisti da cacciare e la questura ed il Comune accennino vagamente a fatti di violenza sta lì a ricordare che l’ignavia del sistema è pericolosa quanto la violenza stessa”.
Saremo a Rimini già da sabato prossimo [2 aprile 2016] alle 11.00, probabilmente in piazza Cavour – conclude il segretario nazionale di Forza Nuova – ad insegnare ai coraggiosi del 10 contro uno che il loro tempo è ormai scaduto, al Comune ed al Sindaco che pagheranno in questa campagna elettorale il fatto di aver concesso uno spazio ai delinquentelli del Mandiba e agli extracomunitari, nuove truppe ascare dei centri sociali. Per chi è responsabile di violenza ci sarà l’espulsione a furor di popolo”.

Forza Nuova
Ufficio stampa

 

Nobis Camerati, non è per il colore ma per il Tricolore.

Roberto (Patrizio) Laficara (Romano)

 

Ingranaggi, pulegge e lubrificante. – La Destra da rifondare

Fotografia di Guido Mocafico

Fotografia di Guido Mocafico

Quinta Essenza ed Alchimie.

Provengo da famiglia numerosa, quattro fratelli di cui uno addirittura prete, sono avvezzo alla diversità nonostante un comune gene. Padre falce e martello, Madre biancofiore, sono avvezzo all’evoluzione. Ebbene assumo come Valore l’Evoluzione, il Movimento e la Trasformazione. Assunto facilmente comprovabile attraverso la semplice osservazione della Natura, mondata dal suo inutile e fallace primo motore immobile. Di Evoluzione infatti si tratta, si tratta anche di Trasformazione e Movimento. Nelle parole che seguono, redatte da @pierino5861, al quale concedo spazio con la responsabilità ed il rispetto che si offre ad un Camerata e dal quale ricevo soddisfazione personale nella constatazione, rintracciata tra e nelle righe di ciò che scrive, che il desiderio di Unione esiste ed è concreto. Concreta e molto attuale è la riflessione sul termine destra, lo è pure per me che in quanto Italiano, Fascista, Pagano prediligo vie non compromesse dunque al di fuori della logica falsamente rappresentativa, di un sistema costruito sulla supremazia di interessi di parte.
Il Primato della Politica risiede nell’Identità Unica di una Razza raccontata dalla sua Storia.
Il Primato della Politica si esprime attraverso il rifiuto di qualsiasi compromesso e nella continua ricerca della pura Rappresentanza Totalitaria. In una parola la Sovranità della Comunità Nazionale.

Destra, Nuova Destra o Nuovo Sistema?
Nobis Camerati, non è per il colore ma per il Tricolore e per il Mondo Intero.
Patrizio Romano, gemello identico virtuale di Roberto Laficara.

un calabrone

Durante il corso della Prima Repubblica, gli accordi di potere erano soliti farsi nelle remote stanze dei palazzi romani e solo dopo che l’inciucio era fatto, si sviluppava il dibattito in Aula – un dibattito solo pro forma – che dava origine agli ovvii risultati.

Si era di fronte ad una classe politica già allora definita arrogante, arroccata nei palazzi che di quel potere erano il simbolo.

Sono passati decenni; si sono susseguite coalizioni di ogni colore, Repubbliche, ma i mali di cui erano pregne le mura di quei palazzi, sono rimasti talmente radicati in esse tanto da penetrare, come un virus, nelle menti dei nuovi inquilini e contagiarli a tal punto che, ancora oggi, assistiamo impotenti ai loro miseri accordi, inciuci, e sempre con la solita arroganza.

Verrebbe da dire che nulla è cambiato ed invece almeno in una cosa la politica è cambiata.

All’inciucio sotterraneo, si è sostituito…

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Cani sciolti o Militanti?

Il tradito potrà anche essere un ingenuo, ma il traditore rimarrà sempre un infame!

Il tradito potrà anche essere un ingenuo, ma il traditore rimarrà sempre un infame!

 

Che sia il Tempo sono certo sia evidente.

L’entropia confusa della “democrazia” si palesa in tutti i remoti angoli dell’impero, oggi gli iberici, ieri i francesi, l’altro ieri gli ellenici, comunque l’unico che “puede” è sempre il capitalismo plutocratico, la summa massima della coercizione culturale, la tirannia di un sistema dominato dallo strapotere della “legge di mercato” e non si tratta di legittimo guadagno bensì dell’usurpazione dell’extra profitto. La differenza è macroscopica è ciò che intercorre tra Mondo Civile e pura barbarie. Il mostro vive, si moltiplica, domina con il volontario ausilio di una massa indistinta di servili individui ormai lontani dalla minima fisiognomica umana. In Italia si chiamano democratici di sinistra nel resto dell’Impero assumo altre connotazioni, nomi e facciate differenti ma la sostanza è identica, come i gioielli di plastica del guru morto di cancro, santificato dalla religione senza fede di un dio molto terreno e per niente celeste.


La Coscienza è asincrona pertanto necessariamente attuale.

Cani sciolti o militanti è la Coscienza che lo svela. Nei tempi di guerra non occorre vantare differenze o rivendicare ortodossie, ogni Italiano è necessario a prescindere dalla sua discendenza, Veneti e Calabresi, Siciliani e Lombardi, Sardi e Marchigiani, Piemontesi e Campani, Trentini e Pugliesi, le armate vittoriose d’Italia sono sempre state variegate ma unite. (altro…)

Totem e Tabù. La Camicia Nera.

Tato (Guglielmo Sansoni) - Sorvolando in spirale il Colosseo - 1930

Tato (Guglielmo Sansoni) – Sorvolando in spirale il Colosseo – 1930

Esiste una definizione esaustiva, per me, del termine Fascismo ed è: Movimento e Trasformazione.

Penso, infatti, che la strada che ha percorso e voleva proseguire l’Italia Fascista fu sempre disgiunta dal suo punto di partenza ma sempre attenta al percorso e senza ansia di voler indicare un assoluto punto di arrivo.
Il Fascismo è una dottrina priva di dogmi, non si rivolge ad una parte, dialoga con tutti. Del resto non è Collettivismo né tanto meno Lobbismo ma piuttosto Corporativismo ovvero Alleanza Organica di Fattori Differenti. Odio infatti chiunque si ritenga depositario di Vero Fascismo o ritenga che questo sia racchiuso in determinate parole dette o scritte oppure manifestato dalle azioni di determinati personaggi, questa sarebbe, se mai, applicazione pedissequa delle misure repressive del Catto_Liberale_Finanziario_Comunismo, quello che si sta dimostrando per quello che è: Leviatana dittatura della democrazia numerica, in nome di una razza eletta per divino volere. (altro…)